Autore articolo: Leonardo Botteri - Nutrizionista e PT
Cos'è la carne sintetica?
La carne sintetica, o carne coltivata se volessimo utilizzare un termine più corretto, viene prodotta attraverso la coltivazione di cellule animali in laboratorio. Queste cellule (staminali) vengono prelevate da un animale donatore senza che venga ucciso. Una volta ottenute le cellule, vengono coltivate in un ambiente controllato (es. bioreattore), fornendo loro gli elementi essenziali per la crescita, come i nutrienti (ad esempio, attraverso i terreni di coltura), ossigeno e supporti strutturali. Questo processo consente di creare tessuto muscolare che può essere utilizzato per produrre carne coltivata che mira a replicare la consistenza, il sapore e il valore nutrizionale della carne tradizionale.
Quali sono i suoi vantaggi?
1) Benessere degli animali: un vantaggio della carne coltivata è il miglioramento del benessere degli animali. L'allevamento intensivo e le pratiche di macellazione sono problemi che verrebbero meno, in quanto la carne coltivata elimina la necessità di uccidere animali per ottenere carne, offrendo un'opzione più etica per i consumatori che sono preoccupati per il trattamento degli animali.
2) Sicurezza alimentare: con la carne coltivata potremmo controllare maggiormente gli agenti “inquinanti” (es. virus e batteri) e modulare eventualmente anche il contenuto dei nutrienti (ad esempio, fare una carne più proteica e con meno grassi saturi), in quanto si potrebbe decidere cosa fornire come nutrimento.
3) Implicazioni ambientali: la produzione della carne tradizionale (principalmente la carne rossa e più in particolare il bovino) è associata a impatti ambientali significativi, tra cui notevoli emissioni di gas serra, deforestazione, uso abbondante di acqua, terre ed energia. La carne coltivata potrebbe essere un'alternativa, anche se il suo impatto globale attualmente risulta difficile da stimare e varia in base al tipo di carne che prendiamo in considerazione; per esempio, se la confrontassimo con il bovino sembrerebbe essere meno impattante, ma se la confrontassimo con il pollo non sembrerebbe essere così. Tuttavia, in futuro con il progredire della tecnologia e all’aumentare della produzione su larga scala, è possibile che questa diventi meno impattante, ma attualmente sono solo ipotesi.
Quali sono gli svantaggi?
1) Costi di produzione elevati: attualmente, la carne coltivata è più costosa da produrre rispetto alla carne tradizionale. Tuttavia, anche in questo caso con l’avanzare della tecnologia e all’aumentare della produzione su larga scala, ci si aspetta che i costi possano diminuire nel tempo.
2) Impatto economico sull'industria tradizionale: l'adozione su larga scala della carne coltivata potrebbe avere un impatto sull'industria tradizionale della carne, con conseguenze economiche per gli agricoltori e gli allevatori; insomma, bisogna mettersi anche nei loro panni e trovare delle soluzioni.
Conclusioni
La carne coltivata rappresenta una prospettiva per il futuro dell'alimentazione, migliorando il benessere degli animali e offrendo una soluzione proteica alternativa. Questa nuovo alimento, quando e se verrà approvato in Europa (prima dovrà essere approvato dall’EFSA), avrà il potenziale di trasformare radicalmente il settore alimentare.
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