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MICOPROTEINE, IL FUTURO DELLE PROTEINE?

Autore articolo: Leonardo - fondatore Aesthetic movement.


Le MICOPROTEINE (conosciute anche come QUORN) derivano dal Fusarium venenatum, un micro fungo filamentoso trovato originariamente in un campo nel Buckinghamshire, nel Regno Unito. Ci sono voluti 20 anni di ricerca e sviluppo per produrre la micoproteina, attraverso la fermentazione continua del Fusarium venenatum. Questo processo ha creato un alimento ad alto contenuto proteico e ricco di fibre.


COMPOSIZIONE MICOPROTEINE:

Se esaminata al microscopio, la micoproteina ha una consistenza simile a quella del petto di pollo. In peso secco, la micoproteina in genere possiede il 45% di proteine ​​e il 25% di fibre.


Composizione nutrizionale della micoproteina per 100 g (peso umido)


Nutriente Quantità

Energia, 85 Kcal

Proteine, 11 g

Grassi totali, 2.9 g

Acidi grassi saturi, 0.7 g

Acidi grassi monoinsaturi, 0.5 g

Acidi grassi polinsaturi, 1.8 g

Carboidrati totali, 3.0 g

Zuccheri, 0.5 g

Fibra dietetica, 6.0 g

Vitamina B-12, /

Sodio, 5.0 mg

Colesterolo, /

Ferro, 0,5 mg

Zinco, 9.0 mg


Selenio, 20 microg


La micoproteina è ricca di aminoacidi essenziali (EAA). La sua composizione di EAA in percentuale rispetto alle proteine ​​totali è del 41%, simile alla spirulina. Questo valore è superiore alla maggior parte delle altre proteine ​​vegetali comunemente consumate; tuttavia, quasi tutte le fonti animali di proteine ​​hanno una percentuale più alta di EAA rispetto alle proteine ​​totali.

La fibra alimentare, presente nelle pareti cellulari, rimane non digerita nell'intestino tenue ed è composta da circa un terzo da chitina (N- acetilglucosamina) e due terzi dal beta-glucano (1,3-glucano e 1,6-glucano).

La ricerca in corso mira a determinare i potenziali meccanismi alla base della biodisponibilità dei nutrienti della micoproteina esaminando i cambiamenti strutturali della parete cellulare durante la digestione.


MICOPROTEINE E AMBIENTE:

La produzione di micoproteina attraverso la fermentazione fornisce un'impronta ambientale distinta e relativamente benigna. Pertanto, se guardiamo alle crescenti difficoltà di assicurare un futuro alimentare sostenibile globale, la tecnologia della fermentazione delle micoproteine ​​offre un nuovo importante strumento con cui affrontare questa sfida.


CONCLUSIONI:

In conclusione, la micoproteina è una fonte proteica nutriente e sostenibile in linea con le attuali linee guida dietetiche. Come proteina, è possibile che alcuni consumatori si sensibilizzino e successivamente sviluppino un'allergia specifica, ma alcuni studi scientifici indicano che l'incidenza di reazioni allergiche alla micoproteina rimane eccezionalmente bassa. I benefici nutrizionali, salutistici e ambientali della micoproteina ne confermano la sicurezza e il ruolo in una dieta salutare.

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