Autore articolo: Leonardo Botteri - Nutrizionista, PT e fondatore di Aesthetic movement
Inizio col dire che ho particolarmente a cuore il problema dell’inquinamento globale e penso che sia l’unica cosa vera di cui dovremmo preoccuparci di questi tempi, ma che nella realtà lo facciamo poco o niente.
In più, premetto che il suddetto argomento risulta veramente complesso, e sicuramente là fuori esistono persone molto più preparate in questo di me, dato che sono solo un umile nutrizionista (sì, mi sto parando le natiche).
Detto ciò, passiamo al vero argomento di questo articolo, ovvero rispondere alla seguente domanda:
“Una dieta onnivora è meno ecosostenibile di una dieta vegetariana o vegana?”
Risposta: Sì, ma bisogna fare delle precisazioni.
IL PROBLEMA PRINCIPALE DI UNA DIETA ONNIVORA: GLI ALLEVAMENTI
Gli allevamenti risultano il problema principale di una dieta onnivora per i seguenti motivi:
1) eccessivo utilizzo di acqua e di energia;
2) eccessivo sfruttamento di terreni e disboscamento per far posto ai pascoli;
3) eccessiva emissione di gas serra: gli allevamenti sembrano responsabili di una buona percentuale delle emissioni di gas serra nell’ambiente.
QUALI SONO LE POSSIBILI SOLUZIONI CHE POSSIAMO ADOTTARE NEL NOSTRO PICCOLO?
La sola soluzione a questi problemi è diventare vegetariani o vegani?
La mia risposta attualmente è no, in quanto esistono altre soluzioni che possiamo adottare per arginare il problema:
1) si potrebbe limitare l’assunzione della carne rossa e lavorata (in particolare il bovino, ma anche suino ed agnello), una pratica sicuramente idonea anche dal punto di vista nutrizionale;
2) si potrebbe optare per la carne di allevamenti biologici, le cui regole e standard portano ad un minor impatto ambientale: un minor consumo di acqua, minor sfruttamento dei terreni, mangimi più ecosostenibili…
3) si potrebbe preferire la carne bianca (pollo e tacchino) alla carne rossa e lavorata: possiamo dire che essenzialmente il vero problema siano la carne rossa e lavorata dato che sono gli alimenti con l’impatto ambientale decisamente maggiore;
4) vogliamo togliere anche la carne bianca?
Allora possiamo pensare di mantenere almeno il pesce (anche se l’impatto ambientale di alcuni pesci sembrerebbe risultare superiore alla carne bianca);
5) vogliamo fare una scelta ancora più ecologica e non conservare il pesce nella nostra dieta?
si potrebbe pensare di diventare vegetariani, contemplando ancora quindi nella propria dieta prodotti di origine animale come latticini (in particolare latte e yogurt) e uova;
6) Infine, si potrebbe pensare di diventare vegani, escludendo del tutto gli alimenti di origine animale e “Inquinare” il meno possibile.
MA QUALI SAREBBERO I PROBLEMI DI UNA DIETA VEGETARIANA/VEGANA?
1) Problemi sociali/culturali: eliminare la carne, il pesce e nei casi più estremi uova e latticini, significa anche non poter (o quasi) uscire più a cena con gli amici o in compagnia, limitando quindi la socialità. Non sottovalutiamo questo aspetto, è impossibile non essere influenzati dalla nostra società di questi tempi purtroppo;
2) problemi di carenze alimentari (a meno che non ci sia un’adeguata integrazione o si adottino altre soluzioni):
- la carne è un’importante fonte di alcuni nutrienti essenziali come: vitamina B12, zinco e ferro (molto più biodisponibile rispetto agli alimenti di origine vegetale);
- il pesce è l’unico alimento comune che possiede EPA e DHA (omega 3);
- I latticini sono il principale cibo che ci fornisce calcio ed eliminandoli rischieremo di andare incontro ad una sua carenza.
CONCLUSIONI
Come avete visto, non per forza bisogna diventare vegetariani o vegani per far qualcosa per il nostro pianeta, in quanto esistono più soluzioni.
Quindi, a parer mio, il motivo più valido per passare da una dieta onnivora ad una vegetariana/vegana risulta il non uccidere o “Sfruttare” (lo sfruttamento è un argomento che andrebbe approfondito con un altro articolo) un animale per nutrirci, una scelta più che rispettabile.
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